Le violenze sessuali nei confronti del ragazzo sarebbero cominciate quando lui aveva solo dodici anni e sarebbero continuate fino ai 18.
Chiesto il rinvio a giudizio per un animatore e catechista di Gela: è accusato di atti sessuali su minorenne. Si tratta di una storia che fa veramente accaponare la pelle quella raccontata dagli inquirenti della Procura della Repubblica del comune in provincia di Caltanissetta: gli abusi nei confronti del ragazzo sarebbero cominciati quando lui aveva solo 12 anni e sarebbe continuati sino al raggiungimento della maggiore età.
Il minore, secondo quanto ricostruito dalle indagini, sarebbe stato avvicinato dal catechista, più grande di lui di almeno dieci anni, e sarebbe stato indotto a compiere atti sessuali. Il problema principale? Tutta la curia di Gela sarebbe stata a conoscenza dei fatti ma non avrebbe mosso un dito per impedire che si perpetrassero.
L’immobilità delle figure religiose coinvolte
Il giovane, vittima degli abusi, avrebbe raccontato tutto al vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana che, tra l’altro, sarebbe già stato informato di quello che stava capitando nei locali religiosi da un altro sacerdote. Sarebbe stato a conoscenza dei fatti anche un parroco di una delle chiese di Gela: il catechista, però, ha continuato a svolgere il suo compito.
L’indagato, secondo quanto appreso dagli inquirenti, avrebbe continuato a tener con sè le chiavi dei locali visto che si occupava dell’allestimento delle funzioni religiosi e delle cerimonie. Gli inquirenti, per venire a capo di quanto sarebbe accaduto a Gela, si sarebbero anche serviti di intercettazioni telefoniche.